Vincenzo Giglio e il Ring 108

Il Ring 108 di Napoli è l’associazione italiana di prestigiatori più antica ancora attiva ma la sua storia e le sue origini, a differenza di quelle di altre associazioni, sono state a lungo trascurate. Eppure, la nascita successiva del Club Magico Italiano è stata certamente possibile anche grazie al quel primo seme gettato da un uomo: Vincenzo Giglio.

E’ da poco finita la guerra e, nella Napoli distrutta dai bombardamenti e ridotta alla fame, pensare ai giochi di prestigio può sembrare un’eresia. Eppure, quest’uomo incomincia a scrivere agli indirizzi di amici e conoscenti di prima della guerra per cercare adepti per un’idea che si affaccia sempre con più insistenza: fondare un’associazione di prestigiatori in Italia.

Non si tratta certo di un’idea nuova, giacché appena prima del conflitto esisteva delle associazioni magiche ma oggi tutto sembra più difficile: basti pensare ad esempio che era vietato spedire fuori dell’Italia cifre di denaro troppo elevate, per cui non si potevano facilmente acquistare giochi all’estero!

La conoscenza con un militare prestigiatore americano apre però a Giglio una nuova strada: aderire a quell’associazione internazionale che conta già un centinaio di associazioni in tutto il mondo fondata nel 1922: l’International Brotherhood of magicians.

Presi i primi contatti, Giglio ne diventa socio nel novembre del 1949 e convince gli amici più stretti ad iscriversi anch’essi per fondare il tanto sospirato Ring italiano. Nel marzo 1950 entrano a far parte dell’IBM Alberto Sitta e Mario Altobelli, a settembre Romeo Garatti.

A luglio del 1950 è pubblicata sulla rivista americana organo dell’IBM una foto che ritrae i primi soci del Ring: si tratta di una foto “storica” che costituisce anche la foto della magia italiana all’epoca.

Finalmente, nell’ottobre del 1950 il Ring 108 di Napoli è inaugurato con uno spettacolo in un teatro di via Crispi oggi scomparso: il primo club magico del dopoguerra è nato!
Napoli diviene dunque la meta preferenziale di molti prestigiatori in giro per l’Europa e la casa di Vincenzo Giglio in via Massimo Stanzione 18 la sede di questi incontro sempre più numerosi. Nel marzo del 1951 visita Napoli il grande prestigiatore italo americano Amedeo che appare insieme con James Lee in un’altra foto sul The Linking Ring.

Tra i vari personaggi che, sponsorizzati da Giglio entrano a far parte dell’IBM, ne ricordiamo solo altri due: Lamberto Desideri nell’aprile del 1953 e Orfeo Trevisani nel marzo del 1957.

La fama di Giglio all’estero è enorme e ciò contribuisce anche al buon nome della magia italiana: lo stesso Giglio è eletto Vice Presidente dell’International Brotherhood of magicians.

Su un altro numero della rivista americana esce un articolo interamente dedicato a Giglio a firma del presidente del Ring 95 James Lee. Viene ricordato il presidente del Ring 108 come un grande appassionato di magia, figlio di prestigiatore e con tutti i figli anch’essi appassionati di magia e la sua figura è accostata a quella di altri grandi della magia quali Tarbell e Jean Hugard. E’ particolarmente ricordata la sua enorme cultura di storia della magia e la sua vastissima conoscenza di effetti e tecniche che Giglio era in procinto di mettere per iscritto: un’opera che purtroppo non vedrà mai la luce e che avrebbe rivaleggiato col “Tarbel Course of Magic”!

Lo stesso Giglio ci racconta l’attività del Ring 108 nel resoconto annuale che inviava personalmente alla rivista. Personalmente si era recato in giro per l’Italia per visitare i membri che vivevano più lontano cercando di incrementare il numero dei soci anche se con difficoltà, vista anche l’assenza quasi totale di case magiche all’epoca. Per ovviare a quest’inconveniente lui e altri soci avevano messo la propria attrezzatura a disposizione dei soci più giovani.

Approfittando inoltre di una visita del grane Bustelli a Napoli, i soci erano stati invitati gratuitamente allo spettacolo per incontrare il grande maestro.
Per aiutare coloro che non conoscevano l’inglese lo stesso Giglio aveva tradotto numerose opere tra cui i primi cinque volumi del Tarbell!

Da un’altra foto della rivista americana, possiamo venire a conoscenza di altri membri del Ring che si erano esibiti in uno spettacolo: tra i tanti, ci piace ricordare Oscar Martuscelli, oggi purtroppo scomparso, che sarà successivamente Delegato del CMI.
Il 4 dicembre 1965, all’età di 73 anni, Giglio muore dopo una malattia. Molte cose sono ormai cambiate nel panorama magico italiano, principalmente è nato un Club tutto italiano senza più legami con l’IBM e il Ring 108 esiste ormai solo sulla carta, essendo tutti i soci confluiti nel CMI.

Eppure era un vero peccato che quest’antica associazione fosse definitivamente scomparsa. Così, 25 anni più tardi, il Ring 108 viene nuovamente riattivato e continua, ad oltre 50 di vita, ad essere più giovane che mai!

Fulgenzio Giglio

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